La sottrazione internazionale di minore è forse l’azione più brutale che un genitore possa compiere. Sradicare il figlio dal suo habitat familiare, dalle sue amicizie, da tutto ciò che costituisce il suo piccolo mondo può avere effetti devastanti sul minore.
La Convenzione dell’Aja del 25 ottobre 1980 (che l’Italia ha ratificato con la legge 64/1994 e il Regolamento CE 2201/2003 ha integrato) è la fonte principale per la regolamentazione del fenomeno e definisce le regole applicabili in tutti i paesi aderenti al suo verificarsi.
Un ruolo importante è ricoperto dall’Autorità Centrale dello Stato in cui il minore risiedeva prima di essere illecitamente sottratto alla responsabilità genitoriale. Tale autorità è preposta all’attivazione di una procedura per ottenere il rientro del minore nel luogo dove aveva la residenza abituale. La procedura può portare al coinvolgimento dell’autorità giudiziaria. In tal caso, pertanto, può rendersi necessario l’intervento di un legale per l’assistenza in giudizio del soggetto richiedente il rientro.